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Il contesto:

Nell'ultimo decennio uno degli elementi predominanti che hanno guidato lo sviluppo della tecnologia è senza dubbio la mobilità: l'enorme quantità di mezzi privati in circolazione toglie ossigeno alle città e ai suoi abitanti e spesso è utilizzata su una rete stradale inadeguata con conseguenze negative in termini di congestioni di traffico, con ricadute sui consumi e sull'inquinamento, specie in centri universitari come l'Università della Calabria - UniCal, dove il numero di spostamenti giornalieri da e verso il campus universitario è davvero ingente. L'UniCal ha, infatti, circa 35000 studenti iscritti, di cui buona parte residente nei paesi limitrofi. Oltre gli studenti, troviamo il personale docente, tecnico, amministrativo e ulteriori soggetti quali dottorandi, borsisti e proprietari di attività intorno all'UniCal, per un totale stimato di circa 40000 persone che gravitano intorno all'ateneo e che ogni giorno effettuano spostamenti. Un progetto di ricerca nazionale (PRIN) del 2002 condotto da diverse università (UniCal, Mediterranea di Reggio Calabria, Roma Tre e Roma Tor Vergata) ha approfondito le dinamiche della mobilità all'interno del campus universitario dell'UniCal. In codesto studio è stato fatto un rilievo dei flussi veicolari e pedonali effettuato nelle 7 sezioni al cordone dell'area universitaria.

 

 

Il dato rilevato dimostra come in un solo giorno il campus funge da centro di gravità per circa 17000 autovetture e circa 500 veicoli fra autobus e motocicli. Lo stesso studio dimostra un dato critico: per l'anno 2015 è previsto uno spostamento medio giornaliero di 42000 persone di cui quasi 20000 solo mediante autovetture. Ciò causerà inevitabilmente, date anche le pessime condizioni in cui versano le reti stradali e ferroviarie del territorio urbano, forti congestioni di traffico, che oltre a comportare ingenti costi monetari (carburante), e non monetari (tempo), è causa d'incidenti e d'inquinamento acustico e atmosferico. Altro elemento di riflessione, arriva dai tagli che la Regione Calabria ha effettuato negli ultimi anni in termini di trasporto pubblico. Infatti con la delibera n°47 del 30/03/2012, sono stati imposti una serie di tagli che penalizzeranno i collegamenti tra l'UniCal, Cosenza e l'intera area urbana. Si crea perciò la necessità di promuovere, incentivare ed utilizzare nuove forme di trasporto pubblico per meglio rispondere alle esigenze individuali e/o collettive di mobilità: fra questi c'è il vehicle poolingL'idea del vehicle pooling nasce come estensione del più conosciuto car pooling, che consiste nella condivisione di automobili private fra gruppi di persone, cercando di incentivare ed estendere tale condivisione a tutte le tipologie di veicoli possibili, al fine di ridurre i costi di trasporto e parallelamente diminuire l'impatto ambientale.

 

carpooling 

 

L'idea progettuale: 

In questo scenario si colloca la proposta progettuale SMOB – Social MOBilty, codice PON04a3_00164, risultato vincitore del bando Social Innovation per le Regioni dell'Obiettivo Convergenza, che mira alla realizzazione di un progetto di Smart Mobility in Calabria, nella fattispecie nell'area urbana dell'UniCal, al fine di sostenere l'innovazione nel settore dei trasporti e della logistica, attraverso lo sviluppo di tecnologie, e la promozione e lo sviluppo della mobilità a basso impatto ambientale. Il progetto SMOB prevede quindi la realizzazione di un portale innovativo che faciliti il servizio di vehicle pooling generando numerose "esternalità di rete" positive sulla collettività poiché induce l'instaurarsi di processi virtuosi innescando la cosiddetta "legge di Metcalfe". Il risultato atteso è un miglioramento della viabilità, una decongestione della rete dei trasporti, un utilizzo più efficiente dei veicoli privati, in perfetta linea con il protocollo di Kyoto e con la normativa europea. Vi è altresì una riduzione dell'esclusione sociale per soggetti a basso reddito derivante dalla possibilità di disporre del veicolo senza dover sostenere i costi fissi di proprietà. Insomma un'iniziativa dai risvolti social che vuole puntare anche sulle nuove generazioni, come gli studenti universitari, i quali sono sempre più open-minded.

 

L'innovatività:

Il progetto SMOB vuole riprendere le best practice nazionali ed internazionali di car pooling, come "TaxiStop", "BlaBlaCar" "Zimride", "Bringme", potenziandole con idee dal carattere innovativo, come per esempio l'integrazione di moduli di ottimizzazione logistica o la fusione nella piattaforma di modelli di social networking, rafforzando il concetto di vehicle pooling. A tal proposito, sulla rete è impossibile identificare sistemi di vehicle pooling che calcolino i percorsi da seguire in maniera ottima (dal punto di vista dei km percorsi o del tempo impiegato), dinamica e con vincoli di finestre temporali. Al più si limitano a richiamare classici algoritmi sui cammini minimi. Anche per quanto concerne le attività di social networking le best practice mondiali si limitano ad offrire come funzionalità semplici valutazioni fra utenti. Nel caso del progetto SMOB si vorranno costruire delle speciali regole di raccomandazione che pesino e tengano conto di tutti gli elementi sociali possibili.

 

Il Gantt di progetto:

 

WP1 – Progettazione logica e concettuale della piattaforma tecnologica 

WP2 – Realizzazione motore di social networking

WP3 – Realizzazione motore di ottimizzazione logistica

WP4 – Realizzazione applicazioni ausiliarie

WP5 – Realizzazione delle interfacce grafiche

WP6 – Integrazione, test e validazione dell’intera piattaforma

WP7 – Dissemination 

 

Gantt(clicca per ingrandire)